venerdì 5 giugno 2015

Perché bisogna usare il computer

Una mamma……. Alessandra Magli scrive questo, e fa scuola!!!! PERCHè BISOGNA USARE IL COMPUTER……..
La ringrazio moltissimo per la considerazione che ha di me (per fortuna non sono così famosa!!)……ma se è vero che molto le ho detto io è verissimo che tanto tanto di suo ha messo lei…….tantissimo!!! Infatti ora stampo questa dichiarazione e la metto in studio……mi evito un paio d'ore di lavoro con i tanti genitori e docenti "ottusi"!!!!
Alessandra Magli …….GRAZIE!!!!!

"Il problema non è scrivere poche parole per fare una lista, o scrivere il numero di telefono dell'amichetto. Il problema e a scuola scrivere pagine e pagine di roba e fare una fatica bestiale.
Quando ho avuto la diagnosi per mio figlio la neuropsichiatra mi ha dato il telefono di Lucia Fusco, una delle più famose logopediste d'Italia per DSA e lei stessa DSA e abbiamo fatto una chiacchierata.

Mi ha detto che per un disgrafico scrivere a mano è come per noi scrivere con il piede. Mi ha detto: " Metti la penna nel tuo piede e prova a scrivere. Ora immagina di farlo in una classe, con una maestra che detta e non ti aspetta, i compagni che scrivono come se niente fosse, tu che disperato rimani indietro e non riesci a seguire il ritmo dei compagni, e alla fine quel poco che hai scritto è brutto e illeggibile e tu sei talmente stanco che ti addormenteresti con la testa sul banco.
La differenza fra te ed un disgrafico però è che se per una disgrazia tu perdi entrambe le mani e sei costretta a scrivere con il piede piano piano automatizzi e dopo un anno o due scrivi facilmente anche con il piede, un disgrafico non automatizza mai.
Pensare che un disgrafico automatizzi la scrittura scrivendo e che un dislessico automatizzi la lettura leggendo è come pensare che un sordo migliori l'udito ascoltando la radio o che un cieco migliori la sua cultura leggendo i libri stampati.
Il cieco ed il sordo non sono stupidi, hanno uno dei canali sensoriali danneggiato.
Fa guardare ad un sordo la TV sottotitolata, dai ad un cieco i libri braille o gli AUDIOLIBRI e tu ed il sordo avrete guardato lo stesso film, tu ed il cieco avrete letto lo stesso libro e ne potrete parlare alla pari.
La logopedia tradizionale serve solo per vedere fino a che punto un DSA può compensare, gli esercizi con il grafologo migliorano l'estetica del tratto grafico, ma il vero problema, l'automatizzazione, rimane. Per studiare sia a scuola che a casa il bambino dovrebbe comunque scrivere col PC perché una cosa è aiutarlo perché poi nella vita possa scrivere a mano se deve, ben altro è scrivere a scuola dove non solo deve tenere il ritmo dei compagni ma deve APPRENDERE che è il vero motivo per il quale frequenta la scuola.
Nico ha iniziato ad usare il PC in quarta elementare, da settembre a dicembre solo a casa e dopo natale anche a scuola.
Ora che è in prima media si è trasformato, gli è passata anche la depressione infantile (pericolosissima!!!! Chi me l'ha diagnosticata mi ha detto che i bambini depressi a sei anni sono quelli che a nove si SUICIDANO per un brutto voto o per una discussione in famiglia) ed il DOP, disturbo oppositivo provocatorio, difficilissimo da sradicare e che di solito richiede anni ed anni di terapia cognitivo comportamentale.
Un bambino disgrafico non scriverà mai bene come gli altri? CHI SE NE FREGA!!!! Fategli vedere una ricetta medica e ditegli che chi l'ha scritta è una persona laureata in una delle discipline più difficili.
Io ho detto a mio figlio che lui è come Oscar Pistorius, il famoso atleta olimpico.
Nato con i piedi talmente deformati che gli impedivano di camminare, i genitori glieli hanno fatti amputare a 11 mesi.
Poi però nessuno ha preteso da lui che strisciasse al suolo faticosamente con tanta buona volontà per fare le cose con gli stessi strumenti degli altri!!!
Gli hanno dato la protesi, e con le protesi giuste, le lame, lui è arrivato secondo alle olimpiadi dei normodotati.
Ho detto a mio figlio: "Tu sei nato con la capacità di scrivere deforme ed inutile. Amputiamo penna e quaderno e mettiamo le giuste protesi, il PC, e vedrai come CORRI." E così è stato, è fra i primi della scuola e prende tutti bellissimi voti.
Ha acquisito talmente tanta fiducia in se stesso che sta anche diventando autonomo nel fare i compiti, cosa molto difficile per lui che oltre che DSA è anche DISPRASSICO e ADHD di grado alto.
Ora sente che ce la può fare, con il computer è più svelto dei compagni (ha fatto il tutore dattilo durante l'estate fra la quarta e la quinta e scrive con le dieci dita), io gli scannerizzo tutti i libri che LIBROAID non ha all'inizio dell'anno e quando è in classe ha un mouse scanner IrisCan mouse per scannerizzare le schede.
Gli abbiamo spiegato tutto, conosce bene i suoi diritti ed una volta che una supplente gli ha detto:"Questa scheda sono solo poche paroline, compilala a mano" perché non le andava di andare in segreteria a preparare il PDF lui le ha risposto:" Io la compilo a mano se tutti gli altri la compilano CON IL PIEDE, anche tu, maestra. Solo così siamo tutti alla pari." E la maestra non ha detto più niente e gli ha fatto preparare il PDF.È importante anche fare la logopedia, ma bisogna comunque fargli usare il PC da subito sia a casa che a scuola perché poi alle medie ed ancor più alle superiori lo studio diventa più impegnativo ed è importante approfittare delle elementari per risolvere il problema di COME FARE LE COSE.
Ma se un ragazzo prende un bel voto all'interrogazione di storia cosa importa se l'ha letta da solo, glie l'ha letta la mamma, o la sintesi vocale?
Il marito dislessico grave di una mia amica, CAPITANO DI LUNGO CORSO, per passare di grado ha preso la seconda laurea, e gli leggeva tutto la moglie, e per tutta la scuola fino alla prima laurea gli leggevano i genitori.
Ora ha un lavoro importante e strapagato, cosa importa che i libri non li ha letti da solo???
Se un bambino a scuola scriverà bellissimi temi cosa importerà se li ha scritti a mano o al PC?
Quando un DSA si stanca anche il rendimento scolastico, è scarso.
Infatti fatta 100 l'energia con la quale i bambini iniziano la giornata scolastica i DSA ne usano 80 solo per scrivere o leggere (male) e ne rimane solo 20 per apprendere, mentre gli altri bimbi che hanno automatizzato ne usano solo 5 per leggere e scrivere e ne rimane 95 per apprendere. Per questo i nostri piccoli si stancano presto, fanno una fatica immane per fare cose che agli altri non pesano. Questo gli crea una difficoltà scolastica che peggiora man mano che vanno avanti. Chi è dislessico (automatizzazione della lettura) non migliora leggendo. Illuderci sia così carica i nostri ragazzi di un senso di colpa enorme (se non ci riesci non ti sei sforzato abbastanza!) e ti assicuro che i bambini i sensi di colpa li hanno su tutto: i genitori divorziano? Se sarò buono faranno la pace, il babbo mi picchia? Sono stato cattivo! Non riesco come gli altri? Non mi sforzo abbastanza! Sono stupido! Dopo di che meglio ribelle che stupido e scatta il comportamento oppositivo-provocatorio ed i bimbi diventano ribelli e aggressivi. Si rifiutano e disobbediscono perchè così diventa una loro scelta: non faccio il compito non perchè non ci riesco, ma perchè mi ribello!
Quando ho fatto fare la diagnosi al mio grande è risultato anche questo e purtroppo il comportamento oppositivo-provocatorio li rende a rischio, in fase adolescenziale, di bullismo, comportamento delinquenziale, droga.
Un disgrafico può copiare la un'intera enciclopedia a mano, un dislessico può leggere tutti i giorni per 10 ore al giorno, un discalculico può ripetere le tabelline fino ai 70 anni e non migliorare affatto. Se però pensa che è colpa sua, che se si esercita ancora un pó ci può riuscire, questo lo distruggerà psicologicamente.
La scrittura migliora con molte cose: logopedia, psicomotricità, riabilitazione grafologica, semplice esercizio che possono fare da soli, ecc.
Quello che non migliorerà mai è il fatto che lo scrivere non diventa un atto automatico, e quindi si stancano moltissimo a discapito dell'apprendimento.
Il neuropsicomotricista che si è occupato della riabilitazione di Nico me lo ha spiegato molto bene.
Mio figlio ha un QI molto alto, in una scala 90-120 era di 138, quindi al di sopra del massimo.
Quando era in quarta elementare il terapista lo ha sottoposto ad un complicato test cognitivo che lui ha superato con risultati più che brillanti.
A distanza di qualche settimana lo ha fatto scrivere a mano, un dettato di due pagine di quadernone, poi gli ha fatto un altro test cognitivo ed i risultati sono stato disastrosi.
Nico era talmente stanco che non è stato in grado di completare nemmeno le parti più semplici del test.
Questo a dimostrazione che costringerlo a scrivere a mano vuol dire derubarlo della capacità di apprendere. E perché? Per essere uguale agli altri? Non ha senso!
Lui fa tutto col PC, compreso disegno tecnico, arte, musica, tutto, ed è fra i primi della scuola, tutti 10 e qualche 9.
Va a scuola felice ed entusiasta, gli piace imparare, approfondisce da solo alcuni argomenti di storia e di scienze che lo affascinano, e se vuole scrivere la lista dei regali di natale, o il biglietto di auguri per i nonni, lo fa senza problemi.
È come usare la macchina per andare al lavoro e a fare la spesa, poi fare una bella passeggiata quando ne abbiamo voglia.
Per i nostri piccoli DSA costringerli a scrivere tutto a mano equivarrebbe a costringere qualcuno a fare tutti gli spostamenti a piedi, vicini o lontani decine di chilometri.
Loro si stancano. Che senso ha fare tutto l'iter della diagnosi e poi pretendere che facciano tutto come gli altri?.
Io, Lucia, continuo dicendovi……..
NON ALLONTANATE I BAMBINI DALL'AMORE PER LA LETTURA E LA SCRITTURA, DA QUALSIASI "CANALE" PROVENGANO.
A prova di quanto appena scritto…..ecco un bambino che NON E' MAI STATO COSTRETTO A LEGGERE NE A SCRIVERE, MAI…….ma che da solo si è avvicinato al fumetto…….e nemmeno la madre lo avrebbe mai creduto possibile!!!!"

Questa è la sua risposta ai miei ringraziamenti......

"Lucia Fusco, non ti ringrazierò mai abbastanza.

Un giorno ci conosceremo, ho solo parlato con te mezz'ora al telefono.


Ma pur non essendo Nico uno dei tuoi ragazzi e pur essendo io una perfetta estranea mi hai dedicato tempo e cuore mostrandomi la giusta via per aiutare mi figlio.

Le tue parole mi hanno dato la forza per lottare contro tutto e contro tutti, anche contro la me stessa che, alla consegna della diagnosi, ha chiesto quanto tempo ci sarebbe voluto perché Nico "guarisse".

"Non si guarisce, è una caratteristica" è stata la risposta della dottoressa.

Beh, sai che ti dico?

Aveva torto!

Nico è guarito.

Non nel senso che gli è passata la disgrafia, certo.

Il suo cuore è guarito.

Il suo cuore di bimbo che a sei anni aveva avuto una terribile diagnosi di depressione infantile è tornato sereno e sorridente, fiducioso nel futuro.

Ti devo il sorriso di mio figlio, e questo non ha prezzo.

Non lo dimenticherò mai."

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